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Rottamazione della cartella di pagamento

Non vi è dubbio che la pace fiscale sia allettante, ma prima però di aderire alla rottamazione occorre prendere delle importanti cautele per non rischiare di pagare molto di più del dovuto.

PRIMA REGOLA – CONTROLLA LA NOTIFICA

DEVI verificare che tutte le cartelle che intendi rottamare siano state correttamente notificate. A tal proposito, occorre recarsi presso uno degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, farsi fare un estratto conto della posizione debitoria e per ciascuna cartella indicata nell’estratto chiedere la RELATA DI NOTIFICA. La relazione di notificazione serve a capire se effettivamente quella cartella di pagamento è stata correttamente notificata (seguendo la normativa in materia di notifica). Infatti, qualora dovesse emergere che una o più cartelle non siano state correttamente notificate, il contribuente potrà adire l’autorità giudiziaria per chiedere la nullità della cartella mai notificata.

SECONDA REGOLA – ATTENTI ALLE CARTELLE GIA’ PRESCRITTE

Secondo aspetto da non sottovalutare è l’intervenuta prescrizione dei tributi o imposte recate nella cartella di pagamento che si intende rottamare. Molte volte, infatti, si è propensi a versare le somme al fisco senza fare questa importante e preliminare verifica.
Se il credito è relativo alla Tariffa Rifiuti, ai contributi previdenziali INPS, alle sanzioni amministrative (multe), il termine prescrizionale è di 5 anni, se invece si tratta di bollo auto il termine è di 3 anni e così via.
Discorso più complesso è quello relativo all’IRPEF – IRAP e IVA che ho avuto modo di approfondire in alcuni articoli pubblicati in alcune riviste specializzate e sul mio sito.
Ad ogni modo, per conoscere con precisione quali sono i termini di prescrizione e da quando decorrono vi consiglio di rivolgervi a un esperto in materia tributaria.
Nel caso in cui tra la notifica dell’avviso di accertamento e quella della cartella sia decorso il termine prescrizionale non vi rimane che chiedere l’annullamento della cartella davanti al giudice. (ATTENZIONE: la prescrizione è una eccezione giudiziale e, pertanto, la questione può essere risolta solo davanti all’autorità giudiziaria).

Queste sono solo alcune delle accortezze che conviene prendere prima di aderire alla rottamazione ter al fine di evitare di versare delle somme in realtà non dovute.

Pertanto, per rispondere alla domanda iniziale se la rottamazione sia effettivamente conveniente occorrerà prima verificare, magari con il prezioso aiuto di un esperto in materia (che non è il vicino di casa idraulico o il proprio cugino elettricista!) che le somme richieste siano realmente dovute.

Esempi di giudizi recenti trattati dallo Studio:
Commissione Tributaria Provinciale di Roma, sentenza n. 5093/19/2018: ha annullato un’intimazione di pagamento e tutte le iscrizioni a ruolo recate nell’atto perché in giudizio è emersa l’omessa notifica da parte dell’Agenzia di molteplici cartelle di pagamento;
Giudice di Pace di Roma, sentenza n. 20105/2018: annullate diverse cartelle di pagamento per omessa notifica delle stesse;
Giudice di Pace di Roma, sentenza n. 40977/2018: annullate ben 20 cartelle di pagamento per intervenuta prescrizione delle somme iscritte nei ruoli impugnati;
Commissione Tributaria Provinciale di Roma, sentenza n. 18363/32/2018: dichiarato illegittimo un pignoramento presso terzi per omessa notifica di diverse cartelle di pagamento e avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.

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Autore
Avv. Alessandro Sgrò

L’Avvocato Alessandro Sgrò ha maturato un’importante esperienza e solida reputazione a livello nazionale in contenzioso tributario. Nell’arco degli anni ha scritto importanti articoli in materia tributaria pubblicati in molte riviste e sul suo blog.

Laureato in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ha fondato il suo studio tributario 15 anni fa conseguendo da subito importanti vittorie giudiziarie per imprese e persone fisiche e lavorando costantemente nell’aggiornamento di sempre nuove tecniche difensive.



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