Skip to main content

Notifica agli eredi degli atti tributari

  • Art. 65, comma 2, del D.P.R. n°600/1973;
  • Corte di Cassazione, sentenza n°228/2014;
  • Corte di Cassazione, sentenza n°26718/2013

Una delle eccezioni che spesso viene formulata nelle aule giudiziarie è la mancata notifica agli eredi dell’avviso di accertamento o della cartella di pagamento relativa alla posizione tributaria del defunto, (ricordiamo che in materia vige il principio di responsabilità solidale degli eredi se l’obbligazione è sorta prima della morte del de cuius). In verità, sul punto, la normativa appare di chiara interpretazione.

Difatti, l’art.65, secondo comma, del D.P.R. n°600/1973 dispone che gli eredi sono tenuti a comunicare “all’Ufficio delle imposte del domicilio fiscale del dante causa le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione può essere presentata direttamente all’ufficio o trasmessa mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel qual caso si intende fatta nel giorno di spedizione”. In caso di mancata comunicazione gli atti verranno notificati agli eredi impersonalmente e collettivamente nell’ultimo domicilio del defunto.

Con la sentenza n°228/2014, la Corte di Cassazione, in materia di notifica della cartella di pagamento, ha ribadito che “la formazione del ruolo, disciplinata dal D.P.R. n. 602 del 1973, art. 12, va operata al nome del contribuente, pur dopo il suo decesso, mentre per la notificazione della cartella esattoriale, ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 65, la stessa va notificata agli eredi personalmente e nel loro domicilio solo ove essi abbiano dato tempestiva comunicazione del decesso del contribuente utilizzando le forme previste dall’art. 65, potendosi diversamente operare la notificazione agli eredi collettivamente ed impersonalmente nel domicilio del defunto, senza limiti di tempo (Cass. 5411/1988; Cass. 3415/2009; Cass. 15417/2009 …)”

In sintesi, ai sensi dell’art.65 del D.P.R. n°600/1973, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere alla notifica di un avviso di accertamento nei confronti di un contribuente deceduto in due diversi e alternativi modi:

  • se gli eredi hanno comunicato il decesso del de cuius e il loro nominativo e domicilio fiscale, l’avviso dovrà essere notificato proprio agli eredi personalmente e nominativamente;
  • se la comunicazione è stata omessa l’Agenzia potrà notificare l’atto impositivo nell’ultimo domicilio del de cuius ma diretto agli eredi collettivamente e impersonalmente e tale notifica sarà efficace nei confronti degli eredi che, almeno trenta giorni prima, non abbiano effettuato la comunicazione di cui sopra.

Si segnala inoltre la sentenza n°26718/2013 della Corte di Cassazione che ha riconosciuto la nullità insanabile di un atto notificato nei confronti del defunto ai sensi dell’art. 140 c.p.c. non avendo gli eredi provveduto alla comunicazione prescritta dall’art 65 del D.P.R. n° 600/1973, poiché la morte del destinatario non è equiparabile alla sua irreperibilità o al rifiuto di ricevere copia dell’atto.


Autore
Avv. Alessandro Sgrò

L’Avvocato Alessandro Sgrò ha maturato un’importante esperienza e solida reputazione a livello nazionale in contenzioso tributario. Nell’arco degli anni ha scritto importanti articoli in materia tributaria pubblicati in molte riviste e sul suo blog.

Laureato in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ha fondato il suo studio tributario 15 anni fa conseguendo da subito importanti vittorie giudiziarie per imprese e persone fisiche e lavorando costantemente nell’aggiornamento di sempre nuove tecniche difensive.



Hai bisogno di un aiuto legale?
Compila il form o chiama allo 06 688 918 96
Form in bottom
Privacy
Categorie

Articoli del giorno

    Articoli Recenti

    Potrebbero interessati anche questi altri articoli
    • Attenzione alla notifica della cartella di pagamento
    • Illegittimità delle sanzioni irrogate per violazione degli studi di settore
    • Rideterminazione classe e rendita catastale dell’immobile
    • Iscrizione d’ipoteca nulla senza il preavviso
    • Rideterminazione della classe e della rendita su procedura DOCFA
    • La causa di forza maggiore nelle c.d. agevolazioni prima casa.
    • Vendere un immobile con ipoteca ex equitalia?
    • L’estratto di ruolo è opponibile?
    • Notifica al portiere dell’atto tributario è valida?
    • Irap per professionisti: ultime novità dalla cassazione