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Intimazione di pagamento annullata!Altra Vittoria dello Studio Legale Sgrò

Riferimenti:

  • Commissione Tributaria Provinciale di Roma, sentenza n. 5093/19/2018;
  • Corte di Cassazione, sentenza n. 1532/2012.

La causa vinta dallo Studio Legale Sgrò aveva ad oggetto un’importante intimazione di pagamento notificata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, recante molteplici cartelle per le quali si contestava l’omesso versamento.

Il contribuente, con il ricorso presentato dall’avv. Alessandro Sgrò, ha da subito contestato l’illegittimità della pretesa dell’Agenzia delle Entrate per molteplici ragioni tra cui l’omessa notifica delle prodromiche cartelle di pagamento.

Con la sentenza n. 5093/19/2018, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, dava ragione alla difesa del contribuente, dichiarando l’illegittimità dell’intimazione impugnata e delle sottese cartelle di pagamento poiché l’Agenzia non aveva fornito in giudizio, benché costituita, la prova della loro corretta notifica.

Invero, il Collegio di primo grado rilevava che la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1532/12, confermando la relativa giurisprudenza ha ribadito che: “in materia tributaria, l ‘omessa notifica di un atto presupposto costituisce vizio procedurale che comporta la nullità dell’atto successivo e per quanto interessa in ordine al profilo sollevato nell’odierno ricorso l ‘azione del contribuente, diretta a far valere la nullità detta, può essere svolta indifferentemente nei confronti dell’ente creditore o del concessionario alla riscossione (senza litisconsorzio necessario tra i due), essendo rimessa al concessionario, ove evocato in lite, la facoltà di chiamata nei riguardi dell’ente medesimo” (Cass. SS.UU. 16412/2007).

Nella citata sentenza la Cassazione aveva stabilito che la correttezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata mediante il rispetto di una sequenza ordinata secondo una progressione di atti, con le relative notificazioni, destinati a farla conoscere ai destinatari, per rendere possibile a questi ultimi un efficace esercizio del diritto di difesa.

Da quanto sopra, emerge che il contribuente prima di chiedere delle rateazioni o aderire a definizioni agevolate del proprio presunto debito con l’Agenzia delle Entrate, farebbe molto meglio a vagliare la propria posizione debitoria, magari con l’ausilio di un occhio esperto, al fine di verificare se le somme sono effettivamente dovute oppure, come nel caso del nostro assistito, risultano del tutto illegittime!

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Autore
Avv. Alessandro Sgrò

L’Avvocato Alessandro Sgrò ha maturato un’importante esperienza e solida reputazione a livello nazionale in contenzioso tributario. Nell’arco degli anni ha scritto importanti articoli in materia tributaria pubblicati in molte riviste e sul suo blog.

Laureato in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ha fondato il suo studio tributario 15 anni fa conseguendo da subito importanti vittorie giudiziarie per imprese e persone fisiche e lavorando costantemente nell’aggiornamento di sempre nuove tecniche difensive.



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