Fiorella Mannoia, in una sua celebre canzone, racconta di donne che aspettano… un po’ come accade a noi professionisti che da qualche mese aspettiamo invano qualche interpretazione da parte dell’Agenzia delle Entrate su alcuni aspetti del regime forfetario ampliato dalla legge n. 145/2018.

Un nodo ancora irrisolto riguarda i termini della vicenda sull’impossibilità di  accedere al nuovo regime in caso di controllo di una S.r.l. e di esercizio di una attività “riconducibile” a quella condotta come professionista individuale.

Ma nessuno, finora, ha saputo trovare risposta alla domanda su cosa voglia dire controllare indirettamente un’attività che, a sua volta, non deve essere anche indirettamente “riconducibile” a quella del socio forfettario.

Da oltre un mese molti commentatori hanno provato a decifrare le oscure nozioni di controllo e riconducibilità indiretta dell’attività svolta dalla struttura partecipata da chi aspira ad accedere al forfait, ma nessuno è riuscito ad approdare a soluzioni giuridicamente indiscutibili.

Quindi, da più parti si leva il consueto appello: “si auspicano chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate”.

L’Agenzia, purtroppo, dimentica che le cose non dette spesso favoriscono le incomprensioni; in ogni caso, in assenza di puntuali chiarimenti sarà necessario essere prudenti, perché chi si comportasse da “forfetario” senza averne diritto subirebbe conseguenze tributarie e sanzionatorie pesantissime.

Peraltro, tra i vari dubbi irrisolti rimane anche quello legato alla circostanza se il possesso di una partecipazione di controllo in una S.r.l. inattiva, anche se astrattamente esercente attività “riconducibile”, possa ritenersi idonea ad escludere l’applicazione del regime forfettario.

A parere di chi scrive, la partecipazione di controllo in una S.r.l. inattiva non è incompatibile con l’applicazione del regime forfettario, in quanto la causa di esclusione dovrebbe scattare solo quando la società partecipata svolga un’attività effettiva e semmai, per questo, eventualmente riconducibile a quella svolta dal socio tramite la propria partita IVA individuale in regime forfettario.

Questo, però, è solo un mio parere e tale rimarrà finché l’Agenzia non chiarirà i molteplici nodi creati da una norma non ben congegnata.

  

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Facendo un controllo presso Equitalia mi sono trovata dei debiti con il Fisco di cui non sapevo nulla. Grazie allo Studio Sgrò ho scoperto che molte somme non erano dovute!

Ho rottamato molte cartelle ma dopo un esame più approfondito mi sono accorto che alcune erano già prescritte e altre notificate in modo non corretto. Ho fatto ricorso con lo studio Sgrò.

Non sapevo proprio come fare: avevo una montagna di cartelle esattoriali per multe con il motorino. Per fortuna abbiamo verificato ogni cartella e ci siamo accorti che c’erano molti errori…abbiamo ridotto di tanto il debito e ora sono molto più tranquilla. Grazie avvocato

Avevo un fermo sulla mia unica macchina. Abbiamo fatto ricorso contro Equitalia e abbiamo ottenuto la cancellazione del fermo e delle cartelle di pagamento.